Rendiamo più concreto Save Valtellina's Heritage. In discussione l'iniziativa "Volontariato Valtellina"

25.03.2014 13:01

"Il mio obbiettivo è quello di rendere il progetto "Save Valtellina's Heritage" più concreto, utile, se vogliamo" spiega Cantoni Alessandro, fondatore del nuovo sito di volontariato per la salvaguardia dei beni culturali valtellinesi, il quale, come ribadisce, "non è ufficialmente riconosciuto, ma non per questo meno valido di molti altri. Infatti, non viene richiesto alcun contributo economico ai cittadini, i quali, per aderire, è sufficiente che segnalino lo stato di conservazione e subito mi occupo di contattare le soprintendenze".

  • Qual'è la nuova iniziativa di cui ci vuole parlare? E qual'è il suo scopo?

Si tratta di un concetto astratto, dunque per il momento non vi è nulla di concreto. La mia iniziativa ha come scopo quello di consentire ai cittadini valtellinesi di fare un'operazione di volontariato per tenere i nostri palazzi aperti, rendendosi disponibili, se ciò ci verrà concesso, a custodirli negli orari di chiusura. 

  • Come farete ad ottenere i permessi necessari?   

Se l'iniziativa partirà e se otterremo sufficienti consensi da parte dei cittadini, disposti a custodire i palazzi quando sono chiusi, ci rivolgeremo ai proprietari dei beni, se questi ultimi sono privati, mentre al ministero se appartengono allo Stato.  

  • Quanti volontari vorreste coinvolgere nel vostro progetto? 

Al momento non ci siamo dati alcun limite. Chiunque può decidere di cooperare. Cerchiamo di coinvolgere anche più giovani e non solo persone adulte.

  • Avete in mente un periodo ipotetico in cui partirà la vostra iniziativa?

Presumibilmente durante il periodo estivo, ma non è escluso che si possa cominciare già questa primavera. Vi è ancora molto da fare: contattare i proprietari dei beni, ottenere le autorizzazioni e, soprattutto, trovare qualcuno che sia disposto a scendere a tali compromessi. C'è ancora molto lavoro da fare.

  • E se l'iniziativa non dovesse partire? 

Vorrà dire che porteremo avanti solo gli obbiettivi prestabiliti, cioè segnalare lo stato di conservazione di opere d'arte e monumenti valtellinesi e, dove necessario, invitare le soprintendenze ad intervenire.