Tirano, nuova mostra sull'arte sacra. Un'iniziativa di Alessandro Cantoni

07.05.2014 14:07

E’ frutto di numerose ore di ricerca, di approfondimenti e di rivalutazioni la nuova mostra che avrà luogo presso l’atrio di Palazzo Pretorio, a Tirano.

L’esposizione, curata dallo studente diciassettenne Alessandro Cantoni e dal fondatore del Museo Etnografico Tiranese, Bruno Ciapponi Landi, riguarda un tema molto particolare, rimasto forse troppo trascurato sino ad oggi, l’arte sacra ed il modo in cui gli artisti concepiscono il rapporto con il divino.

«L’obbiettivo è stato quello di comprendere se anche in questi ultimi secoli di storia gli artisti fossero in grado di non fare retorica, cosa molto difficile perché, a mio avviso, quel tempo in cui Dio era al centro dell’attenzione dell’artista è finito» afferma Cantoni.  «Viviamo in una società in cui etica e morale non esistono più. Pertanto, ho riscontrato che alla Cattedrale di Noto hanno preso parte alla decorazione della volta ecc. dei veri e propri “creatori di bellezza”, dai quali è emersa non solo una profonda spiritualità, ma i loro affreschi hanno contribuito a conferire un sapore tiepolesco all’intera struttura», conclude.

La mostra è stata promossa dal Museo Etnografico Tiranese, con il patrocinio della Città di Tirano.

«Siamo lieti di iniziare con la mostra di Alessandro» spiega Ciapponi. «Sono già in attesa mostre fotografiche d’occasione (per i 200 anni della banda cittadina, i 100 di fondazione della Perego, il secolo dalla morte di Emilio Visconti Venosta). Si vorrebbe anche approfittare della presenza nel palazzo della sede dell’Associazione Amici egli Anziani per raccogliere vecchie fotografie di gruppo e soprattutto per individuare le persone ritratte». In occasione della futura esposizione, la quale si svolgerà in un tempo non ancora ben definito ma, come spiega Cantoni, « non oltre le due settimane», si vorrebbe stampare un catalogo in cui sono riportate le immagini delle opere e una breve descrizione degli artisti.

«Resta da verificare quando i lavori per l’allestimento della sala verranno conclusi e quando le opere verranno predisposte per la mostra» Infine, «l’introduzione è stata curata dal signor Ciapponi, al quale sono davvero grato e riconoscente per avere offerto un enorme supporto alla mia iniziativa. Ho lavorato molto bene con lui e sono sicuro che in futuro si potranno concretizzare anche altre proposte».